CREATIVITA' E PROMOZIONE IN FOTOGRAFIA PROFESSIONALE
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Un manuale insolito, questo di TAU Visual, che affronta due argomenti non necessariamente gemelli (la creatività e la promozione, appunto), e che quindi spazia da trattazioni tecniche a disquisizioni quasi filosofiche
per poi magari discutere, nella pagina seguente, di fatture e di sconti.
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Ma a lettura ultimata ci si accorge che, nonostante tutto, non si tratta di un testo disomogeneo, e che anzi a dispetto del titolo è molto utile anche a chi non svolga la professione di fotografo, proprio per le sue pagine dedicate alla creatività.
Il punto focale è il capitolo 5, dove si affronta il problema di dover "ingabbiare", o meglio incanalare, la propria creatività fotografica verso le esigenze concrete della clientela. Ma andiamo con ordine. Il testo inizia con una piacevole ed intelligente serie di argomentazioni sulla creatività: più che cercare di darne una definizione, si cerca di affrontare il concetto nel suo complesso, analizzando i vari luoghi comuni (pensiamo allo stereotipo del creativo, capellone, barba incolta ed abbigliamento trasandato
) che vi orbitano intorno, il vero significato dell'essere creativi, e via discorrendo. Si passa poi all'elencazione di una serie di tecniche fotografiche (in ripresa, in stampa, in postelaborazione
), in pratica una panoramica sui vari strumenti attraverso i quali poter concretizzare le proprie idee ed intuizioni, ed infine ad una nutrita serie di suggerimenti su come sfruttare al massimo le proprie tendenze creative: dove cercare gli spunti, come evitare di disperderli nel flusso delle attività quotidiane, come memorizzarli per poterli riutilizzare in seguito.
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Non ci si stupisca se alla fine del capitolo c'è una lunga trattazione sugli stupefacenti: inutile infatti negare come non poche persone li considerino uno efficace strumento di stimolazione della creatività. TAU Visual giudica "un fallito" chi la pensa così, e noi siamo assolutamente d'accordo.
L'ultima sezione dedicata alla creatività parla delle leggi compositive, a cui segue il capitolo chiave cui abbiamo accennato: una attenta analisi del problema di dover contemperare le esigenze "spicciole" della clientela con la naturale tendenza a sperimentare di un fotografo. Si parla di generi fotografici, di agenzie editoriali, di riviste, di vari aspetti professionali e commerciali, ed a fine lettura si avranno sicuramente le idee più chiare.
La seconda parte del volume inizia con una disamina dei vari tipi di promozione che un fotografo dovrebbe considerare, dei mezzi con i quali effettuarla, e dei metodi con i quali si può misurare il ritorno di tale attività promozionale. Chiudono il testo sezioni dedicate all'organizzazione dell'attività professionale di fotografo, alla gestione del rapporto con la clientela, all'utilizzo di agenti fotografici per promuovere la propria attività, alla protezione legale delle idee creative ed alla realizzazione di portfolio attraverso i quali far conoscere i propri lavori.
Volendo tirare le somme, si tratta di un libro sostanzialmente diretto ai fotografi professionisti, ma che nella prima parte contiene numerosi spunti interessanti anche per chi faccia della fotografia solo una passione. Come al solito, lo stile discorsivo di TAU Visual rende la lettura qualcosa di assolutamente "leggero" e scorrevole.
Agostino Maiello © 02/2001
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