Non è facile raccontare in maniera corretta una città, una regione o un paese, ma questo avviene in maniera apparentemente facile quando il fotografo è bravo e dotato di tanta esperienza. Scattare delle valide foto, però, non coincide con il descrivere nella maniera giusta una realtà, poco importa se con immagini o parole.
E’ facile cadere negli stereotipi e nei luoghi comuni, dando una rappresentazione scritta e fotografica incompleta e fuorviante non avendo una conoscenza del posto per darne una corretta chiave di lettura. Spesso viene raccontato un mondo che è quello dell’immaginario collettivo e non esiste più. Quando si vuole raccontare una terra o una cultura, occorre tanto tempo e bisogna essere parte di quella cultura.
Le foto dell’Irpinia scattate da Rino Giardiello con il suo ottimo bianconero Fine Art che cura personalmente, raccontano senza eccessi, non scadono nella scorciatoia del sensazionalismo a tutti i costi ed evitano la banalità dei luoghi comuni.
La storia d’amore tra Rino Giardiello e l’Irpinia inizia dai tempi del liceo e, da Napoli dove è nato e viveva, andava a visitare l’Irpinia in motocicletta. Fermarsi a parlare con le persone, prendere un caffè nel bar della piazza, a volte essere invitato a prenderlo in casa seduti al tavolo della cucina come vecchi amici, sono tante piccole cose che hanno portato, anno dopo anno, all’assorbimento della cultura locale ed a capire ciò che lega le persone alle altre dando vita a forme comportamentali, usanze e tradizioni.
Questa storia d’amore non scritta, trovò concretezza in due progetti realizzati nell’anno 2000 in collaborazione con uno studio campano di giovani architetti. Ricerche, testi, fotografie, intere giornate passate con le persone o in perfetta solitudine ad ascoltare la terra e le sue ferite ancora evidenti.
Il primo progetto, sponsorizzato dalla Regione Campania e dal CNA, è un libro di piccole dimensioni, ma dai grandi contenuti, che può aiutare a scoprire le bellezze turistiche e le tradizioni campane. La guida prevede 6 itinerari turistici ben diversificati tra loro e divisi per tappe giornaliere (“Sulle vie del mare”, “Da terra di lavoro al Matese”, “Sulle orme dei Sanniti”, “Tra i monti dell'Irpinia”, “Verso la costiera Amalfitana”, “Verso i monti Alburni”).
Il secondo progetto, ideato per i Comuni aderenti al G.A.L. Ufita - “UFITA: ALLA SCOPERTA DEI SANNITI” - è nato dopo una lunga esplorazione del territorio per la raccolta di dati, testimonianze e fotografie, lavoro che si concluse con la realizzazione del sito web, del libro e di numerosi totem, progettati dallo studio di Architetti, distribuiti sul territorio per segnalare i percorsi e cosa visitare. Il servizio fotografico fu realizzato tutto su pellicola bianconero in medio e grande formato rigorosamente sviluppati e stampati a mano stesso da Rino Giardiello.
Raccontare una terra e le persone che la abitano non è facile, ma Rino Giardiello, giornalista e fotografo, è riuscito a cogliere l’essenza dell’Irpinia senza mai indulgere su quanto poteva essere scontato o di facile effetto. Foto e testi non sono stati realizzati per gratificare il lettore distratto e annoiato, ma le persone che vi abitano: un omaggio alla terra.
Redazione di Nadir © 09/2001
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Una pregevole sintesi del libro e dei Comuni aderenti al G.A.L. Ufita che parte proprio dal secondo progetto e dal libro "Percorsi turistici nel territorio dell'Ufita" e dalle foto di Rino Giardiello, è qui.