Leggere la storia della Carl Zeiss è come leggere non solo una buona parte della storia della Germania, ma ripercorrere le vicende sociali, politiche, culturali ed economiche dell'intera Europa. Non si tratta più di fotocamere ed obiettivi, ma di invenzioni geniali, di lotte contro il regime, di duro lavoro e caparbietà degli uomini che contribuirono al successo di una società che è ancora oggi sulla cresta dell'onda e sinonimo di qualità anche se, purtroppo, è uscita dal panorama dei marchi di fotocamere (per me, avendo ormai superato il mezzo secolo d'età, è impossibile non ricordare il glorioso marchio Contax quando veniva venduto insieme a Nikon, Canon, Olympus, Pentax, Minolta, etc, e spaccava il mondo degli appassionati di fotografia in interminabili discussioni sulla superiorità di questo o quel sistema).Zeiss è la storia di due Germanie ed il ricordo di un periodo molto brutto per la storia dell'umanità, ma è anche la storia di un giovane Carl che, nel 1846, riesce a dare vita al suo sogno di aprire un laboratorio di ottica nella città di Jena che porta il suo nome: Carl Zeiss Jena, scritti con grande semplicità in una figura geometrica che rappresenta lo schema ottico di un obiettivo a due lenti.
Carl Zeiss è il fondatore, Ernst Abbe il genio, Otto Schott il mago del vetro: senza queste tre persone insieme, non avremmo mai avuto quella che poi è passata alla storia come "Carl Zeiss".
Il libro "ZEISS - EPOPEA DI UN GIGANTE DELL’OTTICA", ad opera di Giulio Forti e Pierpaolo Ghisetti, si propone come il libro definitivo sulla storia e sui prodotti Zeiss. Per completare questo volume non sono mancati viaggi a Dresda ed a Jena, oltre che ad Oberkochen, per chiarire i mille dubbi che si presentavano nella stesura del testo e per non ridurre il tutto ad un elenco, per quanto dettagliato, di fotocamere, obiettivi e relative date. In questo libro c'è la storia, quella con la "S" maiuscola, che ha grandemente influenzato la storia della Zeiss per quanto riguarda i retroscena della storia della DDR, apparsi principalmente dopo il dissolvimento della Germania Democratica.
Il punto di partenza è stato il vecchio libro Zeiss sempre ad opera di Ghisetti con Cecchi del 1997: tuttavia si è deciso di rifarlo interamente sia nella parte storica, con notizie, fatti e personaggi spesso sconosciuti, inserendo poi approfondimenti su situazioni storiche particolari. Anche il settore fotocamere ed obiettivi è stato totalmente rivisto: se da una parte si sono mantenute diverse immagini del libro precedente, si è provveduto ad inserirne delle nuove, mentre si sono aggiunti diversi capitoli sulla più recente produzione.
Il volume è bello e ben organizzato nelle varie parti, ricco di foto, schede ed informazioni, e la lettura risulta agevole ed appassionante al di là della storia del marchio. Forse sarà davvero, come dicono gli Autori, un volume che mette una parola definitiva sulla storia Zeiss e risponde alle infinite domande che da sempre gli appassionati si sono posti al riguardo, ma preferisco pensare che ci sia ancora qualcosa da scoprire, qualche mistero irrisolto, qualcosa che alimenti il Mito e le leggende. Oggi gli obiettivi si progettano col computer, ma una volta - oltre al talento ed alla scienza - c'era una sorta di magia, l'estro dello chef in cucina che non segue le ricette e che rendeva ogni piatto, come ogni obiettivo, unico, irripetibile e speciale.
Rino Giardiello © 01/2015
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