“L’immagine non è mai una storia con un solo finale”. Da questa riflessione nasce il libro fotografico di Pierfranco Fornasieri “Seconde storie”, un progetto fotografico alla ricerca di storie sospese.
Pierfranco mi ha mandato il suo bel libro fotografico in redazione insieme a diverso materiale di testo. Dall’ottima introduzione del nostro Carlo Riggi a quella di Katia Colica con la bella intervista all’Autore, ma sono contento di aver guardato le foto prima di leggere i testi perché probabilmente mi avrebbero condizionato. Le foto di Pierfranco Fornasieri sono innanzitutto belle foto che non necessitano troppe spiegazioni perché si spiegano da sé: sono le classiche immagini che valgono mille parole e non quelle che necessitano mille parole per essere spiegate. Ben venga, poi, trovare conferme attraverso le parole di Carlo Riggi, Katia Colica e dello stesso Fornasieri. La fotografia innanzitutto.
Lo sguardo di Pierfranco Fornasieri - scrive Carlo Riggi - evoca mondi invisibili e apparentemente inesistenti, forse li crea persino, non come atto di superbia onnipotente, ma come momento di compartecipazione con i suoi soggetti, che si rivelano alla fotocamera grazie a un’intuizione silenziosa, che aspetta di essere raccolta e rappresentata per trovare verosimiglianza e, quindi, per esistere. Un potenziale evocativo che non satura la domanda, ma ne amplia la portata, e ne pone di nuove.
Non ci sono risposte nelle “seconde storie” di Pierfranco - prosegue Riggi - come quasi mai nelle foto d’autore. Prese ad una ad una sembrano ipotesi, suggerimenti, timide istanze di senso, ciascuna proposta col garbo discreto che contraddistingue questo fotografo rigoroso e gentile. Ma nell’insieme costituiscono un documento forte, un imponente archivio anagrafico dove sono raccolti gli atti di nascita di vite venture, esistenze non nate se non nello speciale crocevia tra la preconcezione del fotografo e il mirino della sua fotocamera.
Pierfranco ha raccolto storie e momenti dei quali non ci è dato sapere i successivi sviluppi e sono validi per questo o nonostante questo: qualcuno sa o si è mai chiesto cosa fosse accaduto al marinaio che bacia la ragazza nella famosissima foto di Henry Cartier Bresson? I singoli scatti sono tutti racconti conclusi, aperti ad un passato e ad un futuro, ma comunque completi nel momento dello scatto, tecnicamente ineccepibili, ed il libro si può sfogliare come un romanzo, o - come conclude Carlo Riggi - “come un album di fiabe della buonanotte: apri una pagina a caso e ne leggi una, quella che ti accompagnerà nel sogno notturno”.
Rino Giardiello © 09/2016
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L’Autore
Pierfranco Fornasieri è un fotografo torinese che abbina le tecniche digitali a quelle classiche, producendo immagini bianconero. Le sue fotografie si sono affermate all’interno di concorsi nazionali. Da alcuni anni, assecondando una spinta introspettiva legata al tema delle scelte, lavora su soggetti legati alle storie possibili, all’intersecarsi e al dipanarsi di storie reali e potenziali, che si definiscono da immagini e situazioni della vita normale. Questa attività si concretizza in mostre ed esposizioni, e nella recente pubblicazione del libro “Seconde Storie”, che consolida una parte della ricerca fatta, che comunque ad oggi non vede ancora una fine. Una sua installazione fotografica di stampe fine art e grande formato è stata ospitata presso la sezione Gallerie, all’interno della undicesima versione della celebre manifestazione Paratissima, tenutasi nel 2015 a Torino Esposizioni.
Maggiori informazioni e foto nel sito dell’Autore: www.fornasieri.com
“Ogni volta che agisco, in un modo o nell’altro, per produrre un’immagine c’è qualcosa che mi vibra dentro. La lancetta emozionale sale nella zona rossa. L’adrenalina fa festa e la mia anima brucia in silenzio.” (Pierfranco Fornasieri)
Il libro
"Seconde Storie" di Pierfranco Fornasieri
136 pagg. Formato verticale 21x29 cm
Introduzioni di Katia Colica e di Carlo Riggi
Edizioni Prinp
ISBN 978-88-97677-62-8
