La storia, i protagonisti, i generi e la tecnica in 1200 voci. Una compatta ed autorevole fonte di informazioni pubblicata in traduzione italiana nel 2001 ma, ahinoi, già entrata nel regno oscuro dei libri esauriti e non ripubblicati. Nonostante ciò, il libro risulta ancora in circolazione e, soprattutto, nella maggior parte dei casi è acquistabile a metà prezzo (in quasi tutti i reparti "Remainders" delle librerie, soprattutto online).
Partiamo
dai difetti, così da toglierci subito il pensiero.
La carta, per
prima cosa: pessima (avete presente quella della collana economica Biblioteca Universale Rizzoli?
Proprio quella).
Notizie poco rosee anche per quanto concerne l'apparato iconografico: le circa
350 immagini, tutte riprodotte in bianconero e di
piccole dimensioni, risultano inevitabilmente
mortificate - talvolta al limite della leggibilità -
dalla porosità e cattiva qualità della carta.
E infine, come se
non bastasse, si tratta di un libro esaurito, uscito di
produzione e, dunque, non più reperibile in libreria.
Quest'ultimo aspetto può però volgersi a nostro favore,
se si considera che le copie rimaste in circolazione
sono nella maggior parte dei casi proposte a metà
prezzo, così che, dagli eccessivi 41 euro, si scenda ai
più plausibili 20.
Detto questo, passiamo a considerare perché può a buon
diritto valer la pena prestare ancora attenzione a
questo progetto editoriale e, perché no, approfittare
della situazione per aggiudicarsi una delle ultime copie
superstiti ad un prezzo relativamente onesto.
Il biglietto da visita con cui ci si presenta è
senz'altro dei migliori: l'edizione italiana nasce
infatti direttamente dalla revisione, correzione ed
aggiornamento del celebre Dictionnaire de la Photo della
casa editrice francese Larousse (la cui prima edizione
risale al 1994); la garanzia di una certa autorevolezza,
dunque, non ce la toglie nessuno. Tra i collaboratori
francesi figurano, tra gli altri, Michel Frizot, Anne
Cartier-Bresson e André Rouillé; tra gli italiani
aggiuntisi nel corso della revisione spiccano i nomi di
Alessandra Mauro, Denis Curti, Diego Mormorio. In
totale, i collaboratori superano la cinquantina, e
provengono dai più vari ambiti (conservatori di
importanti musei e biblioteche, docenti universitari,
critici, storici dell'arte). Sarà già chiaro come il
pregio di questo libro dimori essenzialmente nella
validità dei contenuti testuali, e non certo nelle immagini; contenuti
che, a tutt'oggi, ne fanno un unicum nel panorama
editoriale italiano, considerato che esistono numerosi e
ben fatti dizionari d'Arte, ma neanche uno consacrato
esclusivamente alla Fotografia. Ed è proprio questa sua
particolare forma, specialistica e organizzata in voci,
che rende la consultazione di quest'opera ben più rapida
e duttile rispetto alle tante storie della fotografia
(che restano comunque il riferimento imprescindibile),
nelle quali risulta spesso arduo rintracciare con
immediatezza l'argomento di nostro interesse, o in cui
troppo spesso viene data per scontata la conoscenza di
termini o argomenti che possono invece risultarci
oscuri. Un comodo strumento di consultazione e un valido ausilio allo studio, dunque, utile in primo luogo a
chi stia muovendo i primi passi - per necessità o per
passione - verso la conoscenza della storia della
fotografia, delle sue tecniche e dei suoi maggiori
esponenti, ma a mio avviso non disdegnabile anche da chi non è poi
così "agli inizi" (un nome, un dettaglio
cronologico o una tecnica particolari
possono pur sempre sfuggirci!).
1200 voci (1223 a voler essere pignoli), dalla A di
"Abbas" (fotografo iraniano di origine francese, per chi
fosse curioso) alla Z di "Zuber, René". Voci
inevitabilmente concise e schematiche, ma che nella gran
parte dei casi dispensano comunque le informazioni
essenziali, sufficienti a soddisfare la curiosità di un
momento o, meglio ancora, a fornire il punto di partenza
per approfondimenti ulteriori da portarsi avanti su
testi più mirati e di più ampio respiro. Il
taglio è ovviamente nozionistico, come in ogni
dizionario: il commento e la critica esulano dai compiti
richiesti ad un'opera del genere, e saranno dunque da
ricercare altrove; inoltre, una rete di
link intertestuali all'interno delle singole voci
favorisce l'apertura di sempre
nuove vie di lettura.
Senza rincorrere la chimera di una razionalmente
improbabile esaustività, l'opera si qualifica come una
raccolta dei più significativi aspetti della fotografia,
dalle origini ai giorni nostri, in una prospettiva
mondiale. L'evoluzione storica è scandita attraverso una
selezione dei suoi maggiori protagonisti, dagli
"inventori" e pionieri ai nomi più contemporanei, senza
dimenticare alcuni dei numerosi artisti che, nonostante
fossero essenzialmente pittori, compirono significative
incursioni in ambito fotografico: è il caso per esempio
di Bonnard, Degas, Magritte...; l'aspetto tecnico si
sviluppa attraverso un vocabolario specialistico, che
comprende voci dedicate ai più diffusi procedimenti e a
termini che spaziano dall'ambito dell'ottica a quelli
della chimica e della meccanica delle riprese
fotografiche; particolarmente interessanti risultano
infine le numerose voci dedicate alle tendenze estetiche, scientifiche e documentali
della fotografia: dallo sviluppo dei principali generi
(ritratto, reportage, paesaggio, fotografia
scientifica...) ai rapporti con altre discipline
(astronomia, cinema, architettura...) o movimenti
artistici (Surrealismo, Bauhaus...); fino alle agenzie,
gruppi, riviste, manifestazioni e correnti più influenti
(Magnum, Camera Work, Straight Photography e via
discorrendo).
Nei limiti di ciò che può offrire un unico volume, che
per giunta si accontenta di occupare poco più di quattro
centimetri di spessore nella nostra libreria, c'è di che
esser soddisfatti.
Nora Dal Monte © 05/2007
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