AA.VV. DIZIONARIO DI FOTOGRAFIA
Edizioni Rizzoli-Contrasto
Nora Dal Monte, maggio 2007

La storia, i protagonisti, i generi e la tecnica in 1200 voci. Una compatta ed autorevole fonte di informazioni pubblicata in traduzione italiana nel 2001 ma, ahinoi, già entrata nel regno oscuro dei libri esauriti e non ripubblicati. Nonostante ciò, il libro risulta ancora in circolazione e, soprattutto, nella maggior parte dei casi è acquistabile a metà prezzo (in quasi tutti i reparti "Remainders" delle librerie, soprattutto online).

Partiamo dai difetti, così da toglierci subito il pensiero.
La carta, per prima cosa: pessima (avete presente quella della collana economica Biblioteca Universale Rizzoli? Proprio quella).
Notizie poco rosee anche per quanto concerne l'apparato iconografico: le circa 350 immagini, tutte riprodotte in bianconero e di piccole dimensioni, risultano inevitabilmente mortificate - talvolta al limite della leggibilità - dalla porosità e cattiva qualità della carta.
E infine, come se non bastasse, si tratta di un libro esaurito, uscito di produzione e, dunque, non più reperibile in libreria. Quest'ultimo aspetto può però volgersi a nostro favore, se si considera che le copie rimaste in circolazione sono nella maggior parte dei casi proposte a metà prezzo, così che, dagli eccessivi 41 euro, si scenda ai più plausibili 20.

Detto questo, passiamo a considerare perché può a buon diritto valer la pena prestare ancora attenzione a questo progetto editoriale e, perché no, approfittare della situazione per aggiudicarsi una delle ultime copie superstiti ad un prezzo relativamente onesto.
Il biglietto da visita con cui ci si presenta è senz'altro dei migliori: l'edizione italiana nasce infatti direttamente dalla revisione, correzione ed aggiornamento del celebre Dictionnaire de la Photo della casa editrice francese Larousse (la cui prima edizione risale al 1994); la garanzia di una certa autorevolezza, dunque, non ce la toglie nessuno. Tra i collaboratori francesi figurano, tra gli altri, Michel Frizot, Anne Cartier-Bresson e André Rouillé; tra gli italiani aggiuntisi nel corso della revisione spiccano i nomi di Alessandra Mauro, Denis Curti, Diego Mormorio. In totale, i collaboratori superano la cinquantina, e provengono dai più vari ambiti (conservatori di importanti musei e biblioteche, docenti universitari, critici, storici dell'arte). Sarà già chiaro come il pregio di questo libro dimori essenzialmente nella validità dei contenuti testuali, e non certo nelle immagini; contenuti che, a tutt'oggi, ne fanno un unicum nel panorama editoriale italiano, considerato che esistono numerosi e ben fatti dizionari d'Arte, ma neanche uno consacrato esclusivamente alla Fotografia. Ed è proprio questa sua particolare forma, specialistica e organizzata in voci, che rende la consultazione di quest'opera ben più rapida e duttile rispetto alle tante storie della fotografia (che restano comunque il riferimento imprescindibile), nelle quali risulta spesso arduo rintracciare con immediatezza l'argomento di nostro interesse, o in cui troppo spesso viene data per scontata la conoscenza di termini o argomenti che possono invece risultarci oscuri. Un comodo strumento di consultazione e un valido ausilio allo studio, dunque, utile in primo luogo a chi stia muovendo i primi passi - per necessità o per passione - verso la conoscenza della storia della fotografia, delle sue tecniche e dei suoi maggiori esponenti, ma a mio avviso non disdegnabile anche da chi non è poi così "agli inizi" (un nome, un dettaglio cronologico o una tecnica particolari possono pur sempre sfuggirci!).

1200 voci (1223 a voler essere pignoli), dalla A di "Abbas" (fotografo iraniano di origine francese, per chi fosse curioso) alla Z di "Zuber, René". Voci inevitabilmente concise e schematiche, ma che nella gran parte dei casi dispensano comunque le informazioni essenziali, sufficienti a soddisfare la curiosità di un momento o, meglio ancora, a fornire il punto di partenza per approfondimenti ulteriori da portarsi avanti su testi più mirati e di più ampio respiro. Il taglio è ovviamente nozionistico, come in ogni dizionario: il commento e la critica esulano dai compiti richiesti ad un'opera del genere, e saranno dunque da ricercare altrove; inoltre, una rete di link intertestuali all'interno delle singole voci favorisce l'apertura di sempre nuove vie di lettura.
Senza rincorrere la chimera di una razionalmente improbabile esaustività, l'opera si qualifica come una raccolta dei più significativi aspetti della fotografia, dalle origini ai giorni nostri, in una prospettiva mondiale. L'evoluzione storica è scandita attraverso una selezione dei suoi maggiori protagonisti, dagli "inventori" e pionieri ai nomi più contemporanei, senza dimenticare alcuni dei numerosi artisti che, nonostante fossero essenzialmente pittori, compirono significative incursioni in ambito fotografico: è il caso per esempio di Bonnard, Degas, Magritte...; l'aspetto tecnico si sviluppa attraverso un vocabolario specialistico, che comprende voci dedicate ai più diffusi procedimenti e a termini che spaziano dall'ambito dell'ottica a quelli della chimica e della meccanica delle riprese fotografiche; particolarmente interessanti risultano infine le numerose voci dedicate alle tendenze estetiche, scientifiche e documentali della fotografia: dallo sviluppo dei principali generi (ritratto, reportage, paesaggio, fotografia scientifica...) ai rapporti con altre discipline (astronomia, cinema, architettura...) o movimenti artistici (Surrealismo, Bauhaus...); fino alle agenzie, gruppi, riviste, manifestazioni e correnti più influenti (Magnum, Camera Work, Straight Photography e via discorrendo).
Nei limiti di ciò che può offrire un unico volume, che per giunta si accontenta di occupare poco più di quattro centimetri di spessore nella nostra libreria, c'è di che esser soddisfatti.

Nora Dal Monte © 05/2007
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