De Biasi sembra correre i tempi con le sue immagini, sembra attraversarli, viaggiare, spaziare, camminare ed il suo occhio è come una fotocamera che rapisce i momenti, gli attimi, le occasioni visive che la realtà e la società gli pongono davanti agli occhi.
Il libro è diviso in più sezioni che ripercorrono il lavoro di una vita. La fotografia di reportage spazia dall'Europa all'America, da New York all'est europeo, da un'Italia in crescita economica ad una Leningrado sommersa dalla neve. È l'analisi dei tempi, della società in un momento di forti tensioni, economiche, politiche, culturali. Dal reportage ai ritratti, divi dello spettacolo, attori italiani e americani, ritratti semplici ma incisivi di gente famosa si susseguono a ritratti duri e drammatici, a ritratti di lavoratori martoriati proprio da quelle tensioni, martoriati nel momento più alto del cambiamento, dell'evoluzione, oltre quella linea sottile e pericolosa che cominciava a mettere a nudo le contraddizioni di un sistema, le impalcature pericolanti di una realtà in profondo mutamento. Minatori, lavoratori abbrutiti, soldati feriti, occhi pieni di paura, freddo e gelo nelle desolate vie di città in decadenza economica, precarietà ed insicurezza, sono, anche questi, i pilastri di questo suo libro, i pilastri portanti di una fotografia schietta che si è costruita con il tempo e con l'evoluzione dell'uomo.
Il mondo, insomma, visto attraverso i suoi occhi si muta in una serie di immagini che si susseguono a ritmo incalzante, frenetiche, quasi fossero in una sorta di movimento mentale, storico e geografico. De Biasi sembra correre i tempi con le sue immagini, sembra attraversarli, viaggiare, spaziare, camminare ed il suo occhio è come una fotocamera che rapisce i momenti, gli attimi, le occasioni visive che la realtà e la società gli pongono davanti agli occhi.
Viaggiare con lui è perdersi nelle sue fotografie, addentrarsi in ambienti diversi, guardare negli occhi personaggi differenti in pose spesso surreali. La fotografia come passione, come ricerca di quel tentativo di divulgazione di certe realtà e di certi paesaggi, documento che resta alla storia e tante piccole storie che, insieme e racchiuse in un "cassetto mentale", compongono una visione complessiva di cinquant'anni di vita e civiltà. Particolari di normalità e astrazione si uniscono in una bella "collezione di vita" ma soprattutto è fondamentale vedere come la fotografia riesca a diventare immenso e fondamentale mezzo per la comunicazione e la trasmissione di "angoli" e vicende provenienti da esperienze di vita e semplici realtà.
De Biasi, milanese d'adozione, con le sue immagini sembra soffermarsi a ricordare, a ricordare una Milano del dopoguerra, una Milano morta e resuscitata. Molto spazio è dedicato a questo aspetto, alla città milanese tanto amata e fuoriuscita da una guerra che l'ha devastata nello "spirito e nelle forze"; il fotografo, tuttavia, non ricerca né lo strazio ne la pietà, ci trasmette, con le sue foto, le immagini di una popolazione attiva e di una rinascita culturale e sociale che avrà il suo boom proprio dagli inizi degli anni '50.
Andrea L. Casiraghi © 2000
Riproduzione Riservata
Scheda del libro
Titolo: Mario De Biasi. Fotografia, professione e passione
Autori: De Biasi Mario, Colombo Attilio
Editore: Motta Federico
Data di Pubblicazione: 1999
Prezzo: Euro 60,94
Pagine: 264