Gli "Attimi di Danza" di Alessandro Boscolo Agostini si prestano a molteplici letture.
Ad una prima visione ci si sofferma sulla fisicità dei soggetti e sulla loro coreografica gestualità.
Nel ritratto viene colto l'attimo espressivo di massima concentrazione dell'artista. Ne scaturisce un'intensità che ci comunica la preparazione e il lavoro che sta dietro ad ogni singolo passo di danza. La ricerca di Boscolo Agostini lontanamente tecnico-documentaristica ci fa approdare nella dimensione unica e propria della danza senza far uso di fronzoli scenici, egli sa aggiungere il suo personale lato compositivo regalandoci un fermo immagine dai toni informali.
L'essenziale sta tutto racchiuso nella pulizia di un fotogramma apparentemente semplice, sa fermare l'attimo quando mani e corpi si intrecciano in piena coordinazione, sa fermare l'attimo in un passo slanciato verso l'alto, sa, come nell'immagine di copertina, farci viaggiare nel mondo della danza e condurci per mano e con la fantasia in un'atmosfera di leggerezza.
Infatti i ballerini di copertina sembrano farfalle svolazzanti, sbattono velocemente le ali, non si sa se si stanno posando sul palcoscenico o se si stanno alzando in volo. Un movimento continuo, ripetitivo, dove l'essere umano trasmette emozioni delegandone la particolare visione al fotografo.
La scelta del bianco e nero esalta la plasticità dei corpi seminudi e anziché incupirne la visione, dona una sua trasparenza. La trasparenza e l'agilità vengono catturati in maniera esemplare e costituiscono un'altra importante caratteristica delle opere dell'autore.
Il tema danza, ampiamente sfruttato in pittura quanto in fotografia, ha delle varianti che, se percepite e rese nel modo giusto, danno risultati inaspettati.
Elisabetta Canevarolo © 11/2003
Riproduzione Riservata
Foto di Alessandro Boscolo Agostini
Edizioni Thik ADV
Via Levà 34
35026 Conselve (PD)
Tel. 049 9514070
E-mail:
Advthink@tiscalinet.it