In sostanza, non esiste e non esisterà mai un tesserino od una vera e propria qualifica di fotografo professionista che "apra tutte le porte".
È impensabile che possa esistere un tesserino che - per quanto controllato - dia accesso a tutte le situazioni interessanti dal punto di vista fotografico. Oggettivamente, i fotografi degni di essere qualificati come operatori professionali accreditabili sono parecchie migliaia, ed in molte situazioni (basti pensare casi come le sfilate di moda, gli avvenimenti sportivi di rilievo, le visite di uomini politici o dello spettacolo) anche solo un centinaio di operatori metterebbe in seria difficoltà gli organizzatori.
Così, gli accrediti si fondano, di volta in volta, sulla valutazione di un titolo professionale combinato all'invito esplicito o l'accredito di una testata che sia di interesse per gli organizzatori.
Riportiamo, comunque, una rapida carrellata delle attuali possibilità di accredito esistenti, sulla scorta delle consuetudini commerciali e delle (poche) leggi in merito.
Per gli approfondimenti necessari all'inquadramento professionale, è possibile consultare la pagine "Fisco e fotografia" al sito http://www.tauvisual.it
Iscrizione all'Ordine dei Giornalisti
Non esistendo ancora un Ordine professionale per l'attività fotografica, l'unico albo professionale al quale sia possibile accedere al fotografo in virtù del suo lavoro è quello dei giornalisti.
L'ammissione all'Ordine (vedi parte precedente di questo stesso capitolo) rappresenta un eccellente punto di partenza come accredito.
Tuttavia, attenzione: l'iscrizione non è all'Ordine dei "Fotoreporter", che non esiste, ma all'ordine dei Giornalisti. Occorre, in altre parole, fare giornalismo ed informazione con la fotocamera, e non solo documentazione.
Questa discriminante è, come è abbastanza facile intuire, abbastanza facilmente soggetta ad interpretazioni soggettive e, quindi, si verificano casi di rilascio della tessera dell'Ordine a fotografi non particolarmente significativi, come anche casi di clamorose esclusioni dall'Ordine di fotografi in realtà decisamente validi.
La tessera di iscrizione all'Ordine dei Giornalisti è comunque un discreto lasciapassare per tutte le normali situazioni: fiere, convegni, incontri stampa, zone colpite da eventi naturali, avvenimenti e manifestazioni di vario genere. I limiti possono essere posti da questioni di ordine pubblico (vedi poco più avanti) o da problemi di numero di operatori ammissibili, per problemi di spazio o di sicurezza.
Tesserino stampa della Questura
Nelle occasioni in cui il tipo di avvenimento o di personalità intervenute lo richiedano (visite di capi di Stato, processi particolari, ecc.) la tessera di iscrizione all'Ordine non è più sufficiente, rendendosi necessario un controllo molto più serrato, prevalentemente per il numero di operatori ammessi, oltre che per la loro affidabilità.
In queste situazioni, la Questura rilascia degli appositi tesserini nominali, nella quasi totalità dei casi ottenuti per interessamento dei quotidiani o delle maggiori agenzie di stampa, a favore dei loro dipendenti.
In questi casi, o si lavora in queste cariche e funzioni, o ci si deve accontentare di postazioni di second'ordine.
Tesserino "azzurro" della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L'ufficio Stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma rilascia un numero limitato di tesserini da "fotoreporter" controllati, appunto, dalla Presidenza.
Si tratta dell'accredito utile (spesso, indispensabile) per fotografare negli avvenimenti di rilievo politico.
Il curioso del meccanismo (piuttosto "all'italiana") sta nel fatto che la domanda di rilascio del tesserino va fatta accompagnandola non solo con i propri titoli e credenziali, ma anche con esempi di proprie produzioni fotografiche in ambito di manifestazioni politiche. Dato che a queste ultime si accede quasi solo se in possesso del tesserino in questione, il cerchio si chiude nella discutibile catena che alimenta, ovviamente, le conoscenze personali ed i favori.
Tessera di Associazioni di categoria
Molte associazioni di categoria propongono ai loro soci un tesserino di appartenenza (vedi anche www.tauvisual.it).
L'utilità di tale tesserino è legata all'opera di sensibilizzazione che l'associazione ha avuto modo di fare nei confronti delle autorità locali. In sostanza, in alcune zone il tesserino di associazione ha una sua effettiva e determinante utilità, in altre è perfettamente inutile.
In ogni caso, si tratta di riconoscimenti il cui valore è legato alla consuetudine ed alla prassi.
La tessera della propria associazione di categoria, in sostanza, attesta che il possessore esercita professionalmente l'attività. In tutte le situazioni, quindi, nelle quali l'accredito corrisponda unicamente al dimostrare la propria professione (fiere, manifestazioni, alcuni passaggi di frontiera, manifestazioni aperte al pubblico, eccetera), la tessera associativa può avere una sua indubbia validità. In altri casi (vedi tutto il capitolo) il problema della riduzione del numero di accreditati prevale sul semplice controllo di appartenenza al mondo professionale.
Licenza di Pubblica Sicurezza
La licenza di PS (come fotografo ambulante, o fotografo di studio) non aveva nulla a che vedere con la possibilità di accedere a luoghi o manifestazioni in particolare. Oltretutto, ora la licenza è stata abrogata (vedi www.tauvisual.it). Si tratta unicamente del documento con cui si comprovava la dignità della persona che chiede di esercitare l'attività fotografica professionale. Non aveva alcun valore di attestato professionale, né era il modo con il quale si poteva iniziare ad esercitare. Ora è sostituita da una semplice comunicazione al Questore, per presa d'atto.
Accredito di una testata
Anche in assenza di un qualche genere di tessera pubblica o privata, la lettera di presentazione di una rivista può essere un buon modo per ottenere l'accredito a manifestazioni (sportive, mondane, di moda, eccetera).
Di fatto, chi si presenta con una lettera che certifichi che le immagini realizzate verranno pubblicate da una o l'altra rivista, rappresenta per gli organizzatori od i responsabili della manifestazione una ragionevole garanzia di generare una certa eco stampa. In altre parole, rappresenta l'implicita promessa di un poco di pubblicità indiretta, tramite la pubblicazione di una notizia o di un articolo.
Accredito di un'agenzia
Occorre distinguere fra agenzia ed agenzia.
Le agenzie di produzione di immagini di cronaca (cioè quelle che inviano i fotografi per produrre servizi, nella speranza poi di venderli) possono produrre tessere od accrediti con lettere di presentazione che hanno la stessa funzione delle tessere di categoria, o dell'accredito di una testata in specifico. Qualcosa di meglio, in questo senso, è rappresentato dalle vere e proprie agenzie di stampa, che sono in grado anche di richiedere autorizzazioni nominali della Questura, aprendo ovviamente molte più porte.
Pass dell'organizzazione
Sfilate di moda, incontri sportivi, manifestazioni di spettacolo e così via permettono l'accesso solo agli operatori che si siano precedentemente qualificati presso il loro ufficio stampa, o l'equivalente.
In questo caso (ed in genere, in tutte le manifestazioni che avvengono in luoghi chiusi) è preferibile prendere contatto con l'organizzazione qualche tempo prima che la manifestazione abbia luogo, e non il giorno stesso dell'avvenimento. Questo perché in moltissimi casi viene istituito l'equivalente di un servizio d'ordine che accetta unicamente i pass rilasciati precedentemente dall'organizzazione. Tessere dell'Ordine o lettere di accredito sono validi strumenti per richiedere preventivamente il pass all'organizzazione, ma servirebbero a poco o a nulla presentandosi direttamente con queste all'ingresso, il giorno dell'avvenimento.
Invito a tribuna stampa
In altri casi il fotografo od il giornalista sono esplicitamente invitati alla manifestazione. L'organizzazione non ha interesse ad ammettere decine di operatori sconosciuti, ma amerebbe che alcuni professionisti in particolare siano presenti; da questo nasce l'invito personale.
Ancora una volta, è indispensabile contattare preventivamente la struttura organizzante, per avere un invito od un accredito: sarebbe inutile ed antipatico presentarsi all'ingresso con l'intenzione di entrare senza essere stati invitati od accreditati.
Roberto Tomesani © 01/2000
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