Nelle foto di azione si è convinti che cogliere il momento decisivo sia più importante di tutto il resto, ma non è così: come in qualsiasi genere fotografico si deve aver cura della composizione, della prospettiva e degli elementi che stanno intorno o dietro ai protagonisti dell’azione. Questo fa la differenza tra le “foto di sport” e le “ottime foto di sport”.
E’ importante guardarsi intorno e vedere cosa fanno i professionisti del settore, non per copiare ma trarre ispirazione per nuove idee. In questo senso fotografare diventa il laboratorio dove sperimentare nuove soluzioni tecniche e produrre buone immagini. In questo senso anche una sana competizione tra fotografi giova allo scopo.
In questo momento mi sto dedicando al Basket. Cerco fotografie sul campionato italiano di Basket nel mare del web, anche oltre oceano esplorando siti dei fotografi della NBA. I due mondi del basket sono differenti. Un aspetto che mi ha impressionato e in qualche modo stregato, sta proprio nell’interpretazione dello sfondo, ovvero del pubblico. Non tanto al classico repertorio ricco di espressioni ma al contrario al suo annullamento.
Mi riferisco alla fotografia composta dal soggetto o soggetti in azione ben illuminati e lo sfondo scuro. Ricordiamoci che lo sfondo è il pubblico. Il risultato è sicuramente di maggiore impatto visivo ed emotivo Non è semplice ottenere questo tipo di immagine durante la sessione fotografica. Un palasport di piccole e medie dimensioni non permette di avere tanta distanza tra il giocatore e il pubblico. Diventa praticamente impossibile.
E qui entra in gioco la sperimentazione
- Fotografare, previsualizzando il risultato finale.
- Sviluppare, in funzione del risultato finale.
Al contrario quando lo sfondo è colorato accattivante luminoso o curioso è un vero peccato non approfittarne per vivacizzare l’azione di gioco in primo piano. La fotografia che segue è un chiaro esempio, scattata durante un incontro del Campionato Nazionale di Volley A1 Femminile. Lo schiacciamento dei piani del teleobiettivo e l’inquadratura stretta enfatizzano il pannello pubblicitario trasformandolo in un luminoso murales.
Note tecniche
Le due fotografie di Basket sono state scattate a ISO 12800, tempi di scatto di 1/1000 di secondo con esposizione “verso destra” (istogramma pieno leggermente spostato a destra). Considerando la qualità e quantità di luce presente, non era essenziale tenere gli ISO così elevati. Non è stato un errore ma una scelta ponderata, per ottenere files raw molto luminosi, finalizzati allo sviluppo aggressivo delle luci sullo sfondo. Per la composizione ho scelto il rapporto 1x1 per isolare ancora di più il centro dell’azione eliminando l’influenza del classico formato rettangolare… Ma questo è un altro discorso.
Gian Luca Silvagni, classe ’65, riminese doc, è cresciuto a piadina e fotografia, dedicandosi da anni alla fotografia sportiva con passione e professionalità. E' possibile vedere una selezione di foto nel suo sito web dove ci sono anche tutte le informazioni per contattarlo. Altri articoli di Gian Luca Silvagni pubblicati su Nadir Magazine li potete trovare sotto "Fotografare lo Sport".