E’ il sogno di ogni operatore del digital imaging: avere un’immagine che sia sempre identica qualunque sia il dispositivo che la sta processando: scanner, monitor, stampante… La fedeltà assoluta è ad oggi una chimera, perché ci sono dei limiti ai colori che ogni periferica è in grado di produrre/visualizzare, ma si può fare molto con un appropriato sistema di gestione del colore, di cui uno degli aspetti essenziali è la calibrazione di ogni dispositivo. Il software di scansione SilverFast, nella versione Ai o Ai Studio, grazie all’opzione IT8 è in grado di calibrare (usiamo genericamente questo termine senza addentrarci nella distinzione tra calibrazione, caratterizzazione e profilazione) lo scanner utilizzato.
Una premessa: è buona cosa non lavorare con lo scanner “freddo”, dunque se è inutilizzato da un po’ di tempo è consigliabile effettuare alcune scansioni a vuoto giusto per riscaldarlo, e poi avviare la calibrazione. La procedura è assai semplice: una volta lanciato il software si posiziona il target IT8 (pure fornito da LaserSoft Imaging) sul piano dello scanner e si effettua una prescansione per sincerarsi che sia nella posizione giusta, come mostrato nella figura 1.
Fig.1
Dopodiché bisogna cliccare sul pulsante di Calibrazione IT8 (il settimo dall’alto, nella barra verticale), e grazie ad una finestra di anteprima (fig. 2) si controlla che gli angoli del target coincidano con quelli del riquadro di scansione; se no, è possibile trascinarli col mouse per farli coincidere. A questo punto parte la scansione vera e propria, che salvo problemi si conclude con un messaggio come in fig. 3.
Fig.2
Fig.3
Per la buona riuscita dell’operazione è consigliabile assicurarsi che sia il target che il piano dello scanner siano puliti. Se il delta E risultante è inferiore a 2, siamo a posto; se è maggiore di 4, è il caso di dotarsi di un nuovo target!
Il software legge i vari colori rappresentati sul target, come letti dallo scanner, e li confronta con quelli di riferimento (descritti in un file specifico per ogni target, file che SilverFast individua interpretando il codice a barre presente sul target); in questo modo SilverFast scrive un profilo per quello specifico scanner, ed a quel punto, nell’apposita finestra di Color Management System (fig. 4, a cui si arriva cliccando su GENERAL, poi OPTIONS, e poi CMS), è possibile impostare SilverFast affinché, appunto, gestisca il colore usando tale profilo.
Fig.4
Nell’esempio mostrato abbiamo deciso di usare ColorSync (il sistema di gestione del colore integrato in Mac OS X) per gestire la visualizzazione dei colori tra lo scanner e SilverFast (Input -> Internal), nonché tra SilverFast ed il monitor (Internal -> Monitor). Quanto ai profili, possiamo notare SF_R (CanoScan 8600F), il profilo per la riflessione appena creato da SilverFast come conseguenza della nostra scansione. Se avessimo ripetuto il procedimento anche con un target per trasparenza, avremmo generato anche un profilo per il campo Scanner Transparent. Il profilo interno è quello del monitor utilizzato e, come suggerimento standard per le applicazioni fotografiche, l’intento di rendering suggerito è quello Percettivo. Per evitare disallineamenti è opportuno che gli stessi profili siano utilizzati anche in Photoshop.
La stampante
Grazie ad una funzione aggiuntiva appena rilasciata, Printer Calibration, è ora possibile aggiungere a quanto appena descritto anche una fase di calibrazione della stampante, completando così il proprio workflow dall’acquisizione alla stampa. Dando per scontato che il proprio monitor sia calibrato (oltre che lo scanner, come appena descritto), anche in questo caso il procedimento è molto semplice.
Per iniziare è consigliabile pulire ed allineare le testine della stampante e, una volta scelta la carta che verrà utilizzata, impostarla nel driver della stampante e dare il via al processo cliccando sul pulsante Printer Profiling, che si trova subito sotto quello della calibrazione dello scanner. Apparirà una finestra che chiede di inserire il modello della stampante, gli inchiostri e la carta; possiamo scrivere quel che vogliamo, visto che le informazioni verranno stampate sul target ma non verranno utilizzate; servono solo a noi per l’archiviazione e tenere traccia di cosa è quel target (fig. 5).
Fig.5
Procedendo e dando l’OK, il software stampa il target di calibrazione; subito dopo ci chiederà di scandirlo, cosa che faremo (con lo scanner calibrato) dopo averlo fatto asciugare. E’ importante, prima di stampare il target, che si sia disattivato, nel driver della stampante, ogni eventuale sistema di color management; inoltre può essere utile porre sul retro del target appena stampato altri due o tre fogli bianchi della medesima carta. Questo accorgimento è fondamentale per evitare, specie con le carte più sottili, che della luce possa passare attraverso il supporto, generando così risultati imprevedibili. Come nel caso della calibrazione dello scanner, è opportuno lavorare a scanner “caldo”.
Una volta scandito il target, si clicca su Measure Printer Profiling Target e si attende che SilverFast completi l’operazione (fig. 6).
Fig.6
Ad elaborazione ultimata avremo il nostro profilo per quella stampante (e quella carta), che potremo salvare con un nome a nostra scelta. Da questo momento in poi, quando in Photoshop vorremo stampare un’immagine, nel menu Stampa potremo selezionare il profilo appena creato (badando a che il Trattamento del Colore sia affidato a Photohop e non alla stampante, come in fig. 7).
Lavorando in questo modo, avremo fatto pressapoco tutto quanto in nostro potere per garantire una buona fedeltà cromatica delle nostre immagini lungo la catena scansione/visualizzazione e monitor/stampa.
Fig.7
Conclusioni
Grazie alla funzione Scanner Calibration, ed all’opzione Printer Calibration, la piattaforma software SilverFast Ai/AI Studio offre, ad un costo contenuto, la possibilità di creare dei profili colore per le proprie periferiche aumentando così il grado di fedeltà del nostro flusso di lavoro. Se a ciò si aggiunge che il tutto avviene con una notevole facilità d’uso operando all’interno dello stesso software e seguendo una procedura guidata assai intuitiva, il giudizio finale non può che essere molto positivo.
Agostino Maiello © 07/2008
Il target usato per la calibrazione
Il mondo della gestione del colore è vastissimo e non si finisce mai di imparare,.
Numerose pubblicazioni (per non parlare di siti Web) possono essere d’aiuto a chi volesse orientarsi in questa materia. Un ottimo punto di partenza (in Italiano) è il sito di Mauro Boscarol, un consulente che ha una lunga esperienza nel settore:
http://www.boscarol.com
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