Perché può essere pericoloso connettere un flash di vecchia concezione alla propria fotocamera?
Esistono due differenti modi di collegare un flash alla propria fotocamera:
Il primo metodo è quello utilizzato in passato ed attualmente è presente solo nelle macchine di fascia professionale per accedere ad un vasto assortimento di flash e poterli facilmente interconnettere o per utilizzare il lampeggiatore separato dalla fotocamera.
Il punto dolente di questo tipo di collegamento è la totale assenza di contatti ausiliari per effettuare letture TTL o per la segnalazione di pronto-flash all'interno della fotocamera, in quanto questo tipo di connessione è composto da uno spinotto coassiale con un unico polo centrale denominato contatto caldo. In passato sono state prodotti dei corpi che riuscivano solo attraverso a questo contatto a segnalare la completa carica del flash, misurando la tensione ai capi dello spinotto, ma ormai non è più un metodo utilizzato a causa dei costi di realizzazione ed alla necessità di miniaturizzazione.
Il secondo metodo è più semplice ed immediato e non richiede l'utilizzo di nessun cavo ausiliario, poiché tutti i collegamenti necessari per il corretto funzionamento e comunicazione tra corpo e flash sono collocati nel corpo della slitta stessa. Questo metodo di collegamento è divenuto il più utilizzato dalle case costruttrici per la sua semplicità e soprattutto per invogliare gli utenti all'acquisto di lampeggiatori prodotti dalle case stesse.
Attraverso i contatti presenti, la fotocamera ed il lampeggiatore si possono scambiare informazioni circa tempi di posa, pronto flash, misurazioni TTL e quanto altro possa essere umanamente immaginabile. Nikon ad esempio, utilizza uno dei contatti disponibili per scambiare informazioni attraverso una specie di protocollo seriale denominato I_C.
Lo svantaggio principale di questo tipo di connessione è dato dalla possibilità, nell'utilizzo di lampeggiatori non dedicati, di creare dei cortocircuiti al momento dell'inserimento o di portare a contatto dei conduttori che non hanno la stessa funzione, in quanto praticamente l'unica costante tra le varie case è rappresentata dal polo centrale (contatto caldo) che, opportunamente cortocircuitato, provoca il lampo.
Ecco, per esempio, la classica slitta di una moderna reflex Nikon:
2. Contatto caldo 3. Spia Pronto Flash 4. Contatto di spegnimento TTL flash (camera -> flash) 5. Contatto di massa La tensione sul piedino 4 è di +3.76V con il flash SB-24 in TTL e di +0.34V quando il flash è in manuale.
1. Contatto Monitor (flash -> camera)
È vero che esiste la possibilità di danneggiare la mia reflex con un flash non dedicato?
Sì, purtroppo è possibile.
Tralasciando tutte le casistiche descritte precedentemente, nelle reflex dell'ultima generazione esiste il reale problema di "bruciare" il circuito designato ad effettuare la chiusura del contatto, a causa delle alte tensioni che si possono presentare.
Nei vecchi lampeggiatori o in quelli delle fotocamere usa-e-getta, la tensione presente ai capi dei terminali di scatto può arrivare anche a picchi di +250 Vcc, mentre nei flash dell'ultima generazione la tensione è di +6Vcc.
L'abbassamento di questa tensione èstato dettato dalle normative per la sicurezza dei circuiti elettrici (CE per l'Europa), ma anche e soprattutto dall'introduzione dei microprocessori, che se non opportunamente isolati possono danneggiarsi.
Solitamente le fotocamere che presentano la doppia possibilità di collegamento flash attraverso "PC" o su "Slitta", per quanto riguarda la sola presa PC, hanno al proprio interno un circuito in grado di effettuare un adattamento delle tensioni, proteggendo così i circuiti interni della macchina fotografica da tensioni potenzialmente dannose.
Un metodo per verificare se il vecchio lampeggiatore può essere montato senza paura sulla nostra fotocamera è quello di misurare la tensione presente ai suoi capi quando è pronto ad emettere il lampo e se la tensione è superiore ai +15Vcc, il collegamento è potenzialmente dannoso. Per effettuare questo tipo di misurazione bisogna utilizzare necessariamente un multimetro digitale, in quanto i modelli "consumer" presentano una resistenza troppo bassa e "caricano" lo stadio d'uscita del flash, falsando la lettura. Se durante la misurazione doveste avvertire una lieve scossa significa che la tensione è superiore ai +60Vcc e di conseguenza il collegamento è da evitare.
Per ovviare a questi problemi, ultimamente sono comparsi sul mercato degli adattatori denominati Safe-Sync, che riducono la tensione di sincronizzazione a livelli accettati dalla fotocamera, proteggendola così da eventuali archi elettrici e dalla precoce perforazione delle lamelle di contatto.
ATTENZIONE!
Tutte le misurazioni elettriche devono essere effettuate senza mai toccare i contatti. Se dovesse comunque capitare ed avvertite una lieve scossa, significa che la tensione è superiore ai +60Vcc e di conseguenza il collegamento è da evitare. Tutte le misurazioni sono effettuate a vostro rischio e sotto la vostra responsabilità in quanto potreste potenzialmente venire a contatto con elevate tensioni (Uomo avvisato
).
Il contatto caldo presente sulla slitta è elettricamente lo stesso di quello presente nell'eventuale presa PC?
Questo purtroppo dipende dalla fotocamera e solo dopo un'attenta analisi del suo circuito elettrico è possibile dare una risposta sicura al 100%. Solitamente però si preferisce utilizzare due diversi circuiti per far si che lampeggiatori montati rispettivamente sulla slitta e sulla presa PC non possano darsi fastidio a vicenda.
Per avere una conferma del fatto che sono due circuiti separati basta verificare la continuità elettrica del contatto tra il polo caldo del contatto sulla presa PC ed il polo centrale della slitta.
Claudio Ruscello © 01/1999
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