I SENSORI DIFETTOSI SONY
La Redazione, settembre 2006

Sony è uno dei principali produttori al mondo di sensori: i suoi CCD equipaggiano, oltre che le fotocamere (e videocamere) di Sony stessa, molti modelli di altre marche. Circa un anno fa, ad ottobre, Sony ha diramato un comunicato stampa nel quale rende noto un problema che potrebbe causare malfunzionamenti in alcune foto- e videocamere immesse sul mercato.

Pare che la colpa sia di una sostanza adesiva contenuta dentro un solvente utilizzato nella fabbricazione; a determinate condizioni di temperatura ed umidità, tale adesivo può evaporare, deformando così il supporto che ospita il CCD; peggio ancora, interagendo con altre sostanze può dare luogo ad un'ossidazione. In sostanza sulle immagini appaiono delle vistose strisce nere, frutto di malfunzionamenti del sensore, e nei casi più gravi tutto il sensore appare "morire", ovvero del tutto incapace di riprendere immagini, anche se da un punto di vista elettronico il resto pare funzionare.
La notizia, lo ripetiamo, è ormai in circolazione da un anno, ma poiché ancora oggi ci scrivono lettori che segnalano di aver sofferto di questo problema, e non tutti sono informati del fatto che Sony abbia predisposto una campagna in merito, ci pare utile dare un po' di risalto a questa vicenda.

Nel comunicato stampa Sony informa che il problema riguarda sensori prodotti dal 2002 al 2004 ed elenca i prodotti che ne potevano essere affetti: molti Sony, naturalmente, ma anche foto e videocamere di Canon, nonché fotocamere di Fuji, Konica-Minolta, Nikon, Olympus, Pentax e Ricoh. In seguito ognuno degli altri produttori ha pubblicato sul proprio sito Internet delle pagine dedicate in cui fornisce i dati relativi alle fotocamere che possono essere affette dal problema, e le istruzioni da seguire per gestire la cosa attraverso il servizio di assistenza tecnica; anche se il sensore è di fabbricazione Sony, è infatti il singolo fabbricante della fotocamera a doversi far carico dell'intervento: come poi se la vedrà con Sony non riguarda l'acquirente finale.

Oltre a diverse Sony (la F717, la V1, diverse Mavica e molte della serie DSC-P e DSC-U), ad essere coinvolti sono vari modelli di Canon Powershot e IXUS, le Fuji A303, F410, F700 ed S2 Pro, le Nikon Coolpix SQ, 3100 e 5700, le Olympus C-5050 e C-730, le Pentax Optio 330RS/330GS/33L/43WR/550/555, varie Ricoh G3/G4 e non solo, ed alcuni modelli Konica-Minolta (A1, 7i, 7Hi, Xi, Xt, X20, S414, F300).
La politica di Sony in merito è stata adeguatamente corretta: indipendentemente dalla data di acquisto del prodotto e dai termini di garanzia previsti, l'intervento viene effettuato a costo zero: è sufficiente rivolgersi ad uno dei Centri Assistenza Sony (l'elenco si può ricavare dal sito Sony.it). Resta inteso che l'intervento è gratuito se e solo se il difetto riguarda il fenomeno descritto da Sony: se la fotocamera ha altri tipi di problemi valgono le normali regole di assistenza e garanzia. E' anche il caso di dire che non è possibile far effettuare un intervento preventivo, ovvero del tipo "Per ora il CCD funziona, ma per sicurezza me lo faccio sostituire ugualmente": Sony non lo autorizza e la cosa ci pare ragionevole, dato che il numero di sensori interessati al problema è una frazione del totale venduto, e che la garanzia su questo difetto è teoricamente illimitata nel tempo. Diciamo teoricamente perché prima o poi i ricambi termineranno, ma vista la rapida obsolescenza delle fotocamere digitali ci sembra improbabile che tra dieci anni qualcuno possa ancora andare in giro a fotografare con una compatta da 3 megapixel comprata nel 2004. E comunque, in casi del genere un produttore serio gestisce il problema offrendo un prodotto equivalente.

Rimane il rischio per chi oggi sta adoperando una fotocamera potenzialmente difettosa che potrebbe lasciarlo a piedi all'improvviso, senza alcun segno premonitore. Però nessuno dei modelli interessati è di fascia professionale (tranne forse la Fuji S2 Pro), per cui non dovrebbero verificarsi tragedie.
Concludiamo segnalando che per ulteriori informazioni conviene consultare il sito del produttore del proprio modello di foto- o videocamera; il modo più rapido che abbiamo sperimentato per arrivare alle pagine in oggetto consiste nel cercare "Sony CCD Advisory" su un motore di ricerca.

La Redazione © 09/2006
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