RIVOLUZIONE DIGITALE
Luciano Vinco, gennaio 2001

QUALE SARÀ LA TENDENZA DEL MERCATO FOTOGRAFICO NEI PROSSIMI ANNI? RESISTERÀ LA PELLICOLA ALL'ASSALTO DEL DIGITALE, OPPURE NE USCIRÀ SCONFITTA? LUCIANO VINCO, DIRETTORE DI ASFERICO, FA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE.

Sono domande alle quali è molto difficile rispondere. Di certo, in alcuni settori, il digitale è già realtà da alcuni anni; mi riferisco a fotografi sportivi e studi fotografici commerciali. I primi per ovvie esigenze di velocità nella spedizione delle immagini alle redazioni di quotidiani. I fotografi dediti a riprese di oggettistica, moda e altre richieste commerciali, adottando il digitale ottengono molti vantaggi: risparmio sul materiale fotografico e immediata disponibilità di inserimento delle immagini nei sistemi di stampa, evitando di riprodurre le stesse allo scanner. Il rimanente esercito di fotografi che direzione prenderà?
In realtà nessuno può rispondere con certezza a questa domanda. Per questo motivo le varie case produttrici di apparecchiature fotografiche stanno investendo contemporaneamente nei due settori: pellicola e digitale; arrivare in ritardo sul mercato digitale può significare dover pagare un prezzo molto alto.

L'offerta di prodotti digitali, già presenti sul mercato, o presentati di recente all'ultima edizione di Photokina, è molto vasta: compatte, con prezzi a partire da 3/400 mila lire, reflex che si inseriscono in parco ottiche già in commercio, per arrivare ai costosi dorsi digitali per il medio e grande formato.

Quale macchina? La risposta è, come sempre, in base all'utilizzo. Il CCD, responsabile della cattura dell'immagine digitale, è formato da tanti punti (pixel); maggiore è il loro numero e maggiore è la qualità (risoluzione), dell'immagine generata; ma la stessa occuperà anche un maggior spazio sul disco di memorizzazione, obbligando il fotografo ad acquistare, per garantirsi una certa autonomia, un sistema di archiviazione più capiente (e più costoso).

Per una più oculata gestione di questo spazio, tutte le fotocamere digitali permettono la registrazione delle immagini a vari livelli di risoluzione, nonché la loro visionatura preventiva su un piccolo monitor, con la possibilità di conservarle, oppure di cancellarle. Per dare un'idea circa il possibile utilizzo di una macchina fotografica digitale, si tenga presente che se l'immagine viene utilizzata per piccole stampe tipo "foto ricordo", per essere "pubblicata" su internet, o per essere visionata sul televisore di casa (con apposito cavetto, generalmente fornito con la fotocamera), sono sufficienti ottocento/un milione di pixel; per stampe di formato maggiore occorre arrivare ad almeno 2 milioni di pixel; per un amatore evoluto sono consigliabili almeno 3 milioni, meglio se 4 (in attesa che apparecchi con 6 milioni di pixel vengano offerti ad un prezzo più abbordabile).

OTTICHE
Da sempre è uno dei fattori di qualità dell'immagine. L'inserimento di una reflex digitale nel corredo di ottiche di sistema si rivela molto pratico per quei fotografi che spaziano su varie lunghezze e che, eventualmente, registrano con i due sistemi. Il digitale tuttavia, ha esigenze diverse: i raggi luminosi non paralleli al sensore vengono letti male, o non vengono letti. Per questo, e altri motivi, varie case produttrici stanno costruendo, o si impegnano a farlo in futuro, ottiche appositamente progettate per il digitale.

Compatte e reflex con zoom fisso, spesso prevedono l'ampliamento delle focali tramite aggiuntivi ottici: esempi sono offerti dalla Nikon Coolpix 880 in cui gli aggiuntivi vanno dal fisheye al 285 mm, oppure dall'Olympus Camedia E-10, in questo caso le focali raggiunte sono rispettivamente 28 e 420 mm (corrispondenti al formato 24x36).

SCHEDE DI MEMORIZZAZIONE
Le macchine fotografiche digitali memorizzano le immagini su schede e microdrive di varie capacità: Compactflash, Smart Media e microdrive IBM, sono le denominazioni più ricorrenti. La capacità viene espressa in MB (mega byte, ogni MB corrisponde a 1024 byte); un maggior numero di MB consente una maggior autonomia. Una novità nel campo della memorizzazione viene dalla Minds@Work (azienda statunitense): il Digital Wallet è un hard disc che permette di scaricare dati (immagini, MP3, ecc.) fino a 6GB (6 mila MB). Accetta tutti i tipi di card, microdrive IBM ecc. Funziona con 6 pile stilo, interfaccia PCMCIA e USB, dimensioni 135x95x32 mm, peso 370 grammi, prezzo indicativo L. 1.650.000, distribuito da Nital.

I MODELLI
Tornando alle case produttrici, ecco un panorama dei molti prodotti commercializzati, o in attesa di esserlo, dalle principali marche. Cominciamo dalla Kodak, un'azienda a livello mondiale, già coproduttrice con Canon e Nikon di modelli di elevata qualità (purtroppo anche di prezzo): recentemente la casa americana pone il proprio marchio ad apparecchi di vario livello: da un modello di compatta, come la Kodak Dc 4800 con 3,1 mil. di pixel, zoom 28/84, scheda da 16 MB, uscita USB/Tv, al prezzo indicativo di L. 2.490.000, ad un dorso digitale, attualmente per Hasselblad 555 ELD e Mamiya RZ67 Proll, da 16 milioni di pixel, che memorizza su schede Compactflash e microdrive IBM, dal prezzo e commercializzazione ancora da definire.

L'ultima nata in casa Canon, la D30, con 3,25 milioni di pixel, fornita con scheda da 16 MB, uscita USB/Tv, montatura ottiche Canon EOS, ad un prezzo indicativo di L. 6.500.000. Come compatte commercializza vari modelli, tra cui la Canon G1, 3.3 milioni di pixel, scheda 16 MB, zoom 34/102, uscita USB/seriale/Tv ad un prezzo indicativo di L. 2.490.000. Da tempo è disponibile la Nikon D1, con 2,74 milioni di pixel, memorizza con vari sistemi, monta ottiche Nikon, prezzo indicativo L. 10.000.000.

Una fotocamera interessante è la Nikon Coolpix 880, con 3,3 milioni di pixel, scheda 8 MB, uscita USB/seriale/Tv, zoom 38/95, prezzo indicativo L. 1.900.000. La Pentax ha in programma una reflex digitale (presentata alla Photokina) da commercializzare fine 2001, monterà ottiche autofocus Pentax, verrà munita di un CCD da 6 milioni di pixel, con totale copertura del formato 24x36, prezzo da definire. Contax: anch'essa con CCD (Philips) da 6 milioni di pixel, per il modello N digital, ottiche Contax serie autofocus, uscita FireWire, prezzo e data di commercializzazione da definire. Minolta è presente sul mercato con la compatta RD 2300, 2,3 milioni di pixel, scheda da 8 MB, ottica fissa 38 mm, uscite USB/Seriale/Tv, prezzo indicativo L. 900.000. La RD 3000 è una reflex che monta ottiche Minolta V, 1.5 milioni di pixel a scansione progressiva, risoluzione finale 2.7 mil. di pixel, uscita SCSI-2, prezzo indicativo L. 10.000.000. Olympus dispone di vari modelli: alla Photokina ha presentato la Camedia E-10, una reflex che rappresenta un'ottimo compromesso qualità/prezzo: 4 milioni di pixel, scheda da 16 MB, zoom 35/140, uscita USB/Tv, al prezzo indicativo di L. 4.500.000. La Fuji, con il modello Finepix S1 pro, 3.4 milioni di pixel, risoluzione finale 6.1 milioni di pixel, ottiche Nikon, utilizza varie schede, Uscita USB, prezzo indicativo L. 7.500.000.

Per concludere, l'Hasselblad, ha acquistato un progetto della Foveon: la Dfinity, questo il nome dell'apparecchio, vanta un sensore che genera un file da 12 milioni di pixel e, al momento, monta ottiche Canon Eos. In futuro la nota casa svedese promette ottiche appositamente progettate; prezzo e commercializzazione da definire.

Luciano Vinco © 01/2001
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Asferico, rivista di fotografia naturalistica e birdwatching;
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