Dopo la mia guida sulle migliori fotocamere bridge al di sotto dei 500 Euro, molti mi hanno richiesto il test delle due escluse per motivi di prezzo, quelle che, sulla carta, promettono di essere le migliori bridge camera oggi sul mercato. Vediamo se è vero.
Della Panasonic Lumix FZ1000 avevo anche parlato in maniera sintetica nell'articolo generale perché il suo prezzo supera di poco il limite di 500 Euro che avevo imposto (oggi si può trovare a meno di 600 Euro), ma la Sony RX10 Mark III non ci poteva rientrare in alcun modo visto che costa più del doppio della Panasonic (sui 1400-1500 Euro). Però la Sony RX10 Mark II è ancora in listino e si può trovare anche a 1100-1200 Euro, il che rende più fattibile un confronto (qui i prezzi da noi rilevati tramite motore di ricerca) anche se la differenza è pur sempre di almeno 500 Euro.
Col senno del poi, devo ammettere di essermi comportato esattamente come avevo previsto nell'articolo, vale a dire che dapprima avevo scartato tutte le fotocamere intorno ai 500 Euro ("Non spenderò mai 500 Euro per una compatta superdotata!") puntando alla Panasonic FZ72 o alla Pentax XG-1 che si trovano a molto meno (200-250 Euro) senza rinunciare a nulla dal punto della qualità fotografica, però, dalla Panasonic FZ72, che mi allettava per via del supergrandangolare da 20mm, dopo un po' sono tornato a carezzare l'idea del "salto" sia di prezzo che di qualità coi modelli da 1" e senz'altro la Panasonic permette di non svenarsi come la Sony. Eccole a confronto.
Il display della Panasonic è completamente snodato.
In mano
Anche se non sono identiche come dimensioni (la Panasonic abbastanza più grande, quasi una reflex APS-C, ma solo 18g più pesante della Sony), le due fotocamere sono comunque compatte e si impugnano bene. Chi ha le mani più grandi, di sicuro apprezzerà maggiormente la Panasonic FZ1000, ma la Sony RX10 II dà una maggiore sensazione di robustezza e di "pregio". La Panasonic, presa da sola, non è affatto da buttar via, ma - nel confronto diretto - pare più "plasticosa" ed economica (e lo è). La sensazione di plasticosità è accentuata dalle dimensioni maggiori a parità di peso.
Gli obiettivi senz'altro dominano rispetto al corpo, ma non sbilanciano più di tanto in posizione supertele perché relativamente leggeri ed entrambe le fotocamere hanno delle buone impugnature, in particolare la FZ1000.
I comandi sono tanti e sparsi un po' ovunque, forse in maniera un po' più logica ed ordinata la Sony, ma è solo questione di farci l'abitudine.
Entrambe hanno un piccolo e comodo flash incorporato. La Panasonic FZ1000 è stata messa in commercio a cavallo tra i due modelli Sony RX10 e RX10 II del 2015, ma, rispetto a quest'ultima, non accusa il peso della maggiore anzianità.
Le caratteristiche a confronto
Entrambe le fotocamere adottano lo stesso sensore da 1" prodotto da Sony, molto buono, ben 20Mpx effettivi che producono dei generosi file da 5472x3648px in formato 3:2, ma con numerosi altri formati disponibili (1:1, 4:3, 16:9) anche se, negli altri casi, non viene sfruttata la massima risoluzione possibile in quanto si tratta di crop all'interno dello stesso sensore. Anche se il sensore delle due fotocamere è lo stesso, la resa non è identica come si potrebbe immaginare in quanto i due software proprietari lavorano in maniera molto diversa sulle informazioni ricevute, soprattutto salvando in JPG. Non ci sono differenze abissali, come vedremo più avanti, ma obiettivi e software combinati, portano al conseguimento di immagini finali abbastanza diverse a seconda delle situazioni di ripresa, soprattutto in presenza di rumore se non si scatta in RAW, opzione presente in entrambe le fotocamere. In RAW le differenze si assottigliano oltre a lasciare maggior spazio alla postproduzione.
Dalla focale di 24mm (equiv.) a 200mm ed a 400mm.
I due obiettivi a confronto alla massima lunghezza focale.
Obiettivi
La Panasonic FZ1000 vanta uno zoom Leica 25-400, la Sony RX10 II non è da meno con il suo Zeiss 24-200. Se la differenza alla focale grandangolare è trascurabile, non si può dire lo stesso alle focali tele: 200mm contro 400mm a favore della Panasonic sono un gran bel divario. La luminosità massima è di F/2.8 per entrambe le fotocamere, ma lo zoom Leica è F/2.8 solo alla focale grandangolare e perde uno stop in posizione tele, mentre lo Zeiss mantiene un eccellente F/2.8 anche alla focale più lunga. Anche questo dato va analizzato "cum grano salis": lo zoom Leica, a 200mm, è più o meno mezzo stop meno aperto dello Zeiss ed un 400mm F/4 è tutt'altro che disprezzabile. Se non vi servono mai i 400mm ma vi fa comodo guadagnare anche solo mezzo stop alla focale di 200mm, non ci sono dubbi nel preferire la Sony RX10 II.
Al di là dell'intervento del sensore e dei diversi software, i puri risultati ottici sul campo sono questi:
Alla massima focale grandangolare la differenza tra 24 e 25mm è minima. Molto evidente la vignettatura della Panasonic, da non confondere con il calo di luce naturale visibile nella foto scattata con la Sony.
Nitidezza e rumore
Davvero molto simili e, volendo fare i pignoli guardando gli ingrandimenti delle foto al 100% sul monitor, c'è un'assurda gara "al sorpasso" a seconda delle lunghezze focali, delle sensibilità impostate e dei file salvati in JPG o in RAW.
Nella tabella a lato, ho messo a confronto dei piccoli dettagli al 100% di foto scattate in RAW con - nell'ordine - la Panasonic FZ1000, la Sony RX10 II ed una reflex APS-C come termine di paragone, la Nikon D7200. A 1600 ISO le differenze tra sensore da 1" e sensore APS-C sono evidenti ed i miracoli non li fa nessuno. Interessante come il rumore delle due bridge sembri migliore a 3200 ISO in JPG, ma ricordo che la piallatura del rumore porta anche alla piallatura dei dettagli più minuti. Nessun problema se le foto non devono essere utilizzate di grandi dimensioni.
Osservando i crop al 50% posso giudicarle equivalenti con il solo commento, negativo, del software che gestisce lo sviluppo JPG della Panasonic: questo software, più "intelligente" di quello della Sony, applica la riduzione del rumore e la compressione jpeg nelle aree che (secondo lui) ne hanno davvero bisogno e non in maniera uniforme su tutta la foto.
Questa geniale soluzione dovrebbe essere perfetta, ma all'atto pratico può creare dei brutti artefatti nelle zone di transizione. In compenso, anche se reputo 800 ISO il limite massimo di sensibilità senza eccessivo rumore e buona nitidezza per un sensore da 1", la Panasonic FZ1000, se le immagini sono "fortunate", va ancora bene anche a 1600 ISO proprio perché elimina il rumore dove serve, vale a dire sulle superfici più omogenee, quelle dove il rumore si nota di più, e l'immagine sembra pulita e nitida nello stesso tempo. Se non ci fosse il problema delle zone di transizione, darei sicuramente un punto in più alla Panasonic. In RAW, visto che il sensore è lo stesso ed il software interviene di meno, le differenze si assottigliano, ma trovo sempre leggermente migliore la resa della FZ1000 la cui "grana digitale" è più sottile. I due zoom sono di gran qualità e le immagini sono indubbiamente belle e coi colori brillanti ma naturali.
In un Sushi Bar molto buio a 1600 ISO. La resa della Panasonic (foto in alto) è davvero molto buona, ma la Sony non è da meno (foto in basso) a patto di non pretendere forti ingrandimenti nei quali non ci sono molti più dettagli di quelli che state vedendo a causa della "piallatura antirumore" di entrambi i software in JPG.
Sul campo
Il mirino elettronico della Sony RX10 II ha ora la stessa risoluzione di quello della Panasonic FZ1000 (2.35 e 2.36 milioni di punti) ed in entrambi i casi si tratta di ottimi mirini, nitidi e contrastati. Entrambe le fotocamere sono dotate di stabilizzazione ottica molto efficace.
A lato, il display della Panasonic FZ1000, oltre ad essere completamente snodato, si può richiudere su se stesso.
La Sony ha un comodo filtro grigio neutro che permette di fotografare con diaframmi aperti o tempi lunghi anche in condizioni di forte luminosità, la Panasonic no. Il display della RX10 è basculabile, ma quello della Panasonic è completamente snodato ed arriva a richiudersi su se stesso quando non serve, assicurandone così la protezione. La Sony riesce a scattare circa 400 foto con una carica, la Panasonic circa 360.
L'AF è preciso per entrambe ma è più veloce e con meno incertezze quello della Panasonic. Difficile metterle in crisi se non in pochissima luce ed in situazioni di basso contrasto, ma non sceglierei nessuna delle due per fotografare lo sport o soggetti in rapido movimento se fossero il mio campo d'interesse principale. La Panasonic FZ1000 se la cava meglio anche in questo grazie alla migliore efficienza del software in grado di prevedere la direzione del movimento ("Depth from Defocus") mentre è facile, coi soggetti in rapido movimento, ottenere foto sfocate con la Sony. Comoda, in alcune situazioni, la possibilità della RX10 di mettere a fuoco con lo sguardo. Lo scatto di entrambe le fotocamere, grazie all'otturatore elettronico, è molto silenzioso e sembra quasi la modalità "scatto silenzioso" presente sulla nuova Sony A7R II recentemente provata insieme alla A7S II.
Ottima capacità per entrambe le fotocamere di esporre in automatico e bilanciare una foto ricca di contrasti come questa.
Foto
Le prestazioni del sensore da 1" realizzato da Sony sono davvero molto buone per le dimensioni e, se parliamo solo di qualità delle immagini, non ci sono differenze rispetto alla prima RX10 che, trovata usata a buon prezzo (vale a dire inferiore a quello della Panasonic FZ1000 nuova), può essere un acquisto da prendere in considerazione. Come dicevo all'inizio, la vera differenza è nella resa dei software, soprattutto quando si tratta di compressione JPG e di trattamento del rumore. Per le foto notturne col cavalletto, la Panasonic arriva a 60 secondi contro i 30 della Sony. A voler fare i pignoli, le immagini scattate con la RX10 II sembrano un filino più calde, nitide e contrastate, ma, tranne che alla focale grandangolare dove la maggiore nitidezza è reale, è la Panasonic a prevalere e basta applicare una minima postproduzione per pareggiare l'effetto visivo (viceversa, non è possibile aggiungere alla Sony la risolvenza che non c'è salvo aggiungere la maschera di contrasto). Senza mettere uno a fianco all'altro gli stessi scatti e valutarli sul monitor al 100%, entrambi gli obiettivi se la cavano benissimo e le foto sono sorprendentemente valide per provenire da fotocamere bridge che del resto, non dimentichiamolo, costano quanto e più di una reflex APS-C entry level.
Altra foto difficile e piena di contrasti. Ineccepibile il comportamento di entrambe le fotocamere.
Video
La Sony RX10 II registra video 4K, salva in numerosi formati, arriva a poter registrare a 960fps (logicamente a minor risoluzione e solo per poco tempo) ed ha una lunga serie di opzioni professionali. Un po' più modesta la Panasonic che registra "solo" a 120fps e salva i video solo in AVCHD e MP4. Microfono stereo incorporato ed ingresso per un microfono esterno per entrambe, ma solo la Sony ha anche l'uscita per le cuffie. Niente Timelapse per la RX10, solo Wi-Fi e NFC, mentre la FZ1000 ha Timelapse, Wi-Fi e NFC. Niente GPS per entrambe. L'AF della Sony non è eccezionale per riprendere in poca luce o scene d'azione: se il problema si poneva già con le foto, coi video la lentezza e le incertezze di messa a fuoco diventano fastidiosissime. Nessun problema nell'uso normale anche se comunque la RX10 II resta sempre un passo indietro alla FZ1000. La Sony mantiene la regolazione automatica degli ISO durante la registrazione dei video, la Panasonic no. Sarebbero da fondere insieme per ottenere la fotocamera perfetta!
Conclusioni
Due interessantissime fotocamere bridge dalle ottime prestazioni con un sensore da 1" che fa miracoli, adatte a far fronte alla maggior parte delle situazioni fotografiche anche se è bene non farsi illusioni, soprattutto per le foto sportive o in poca luce. Fanno praticamente tutto e lo fanno in maniera più che dignitosa, ma la differenza di qualità con un sensore APS-C è, ovviamente, notevole, soprattutto alle alte sensibilità. Dipende solo da quello che ci aspetta e dai motivi per cui si compra una fotocamera di questo tipo. Quale scegliere? Alla fine del test sarei in difficoltà nello scegliere l'una o l'altra solo mettendo le prestazioni sul piatto della bilancia e qualche funzione in più o in meno, ma - ovviamente - non ci sono dubbi se consideriamo il fattore prezzo visto che la Panasonic FZ1000 costa circa la metà della Sony RX10 II e, dal punto di vista di qualità delle immagini, non ha nulla da invidiare oltre ad essere molto apprezzabile la lunghezza focale di 400mm anziché 200 in posizione tele.
Conclusione delle conclusioni: se la bridge camera sarà la vostra unica fotocamera, scegliete pure quella che preferite, ma se la comprate come seconda fotocamera, quella per andare leggeri lasciando a casa il pesante ed ingombrante corredo reflex, siete sicuri che una compattina con sensore da 1", quindi con prestazioni simili a parte l'assenza del superzoom, non possa essere meglio?
Rino Giardiello © 06/2016
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Panasonic Lumix FZ1000
Sony RX10 Mark II