CREATIVITA'

 

OMAGGIO A GUCCINI

Il Guccini dell'omaggio è proprio lui, Francesco, che segue senza saperlo le fasi della mia vita sin da quando avevo una quindicina d'anni. Guccini durante gli anni del liceo, Guccini sulla spiaggia d'estate con gli amici ed una chitarra, Guccini durante gli studi universitari e Guccini durante la realizzazione di molte foto. È per quest'ultimo motivo che, pur non avendo mai scattato una foto ispirata alle canzoni di Guccini, ho realizzato molte foto ispirate, suggerite o influenzate dalle sue canzoni. Dopo molti anni ho pensato di raggrupparle in questa pagina (almeno quelle di cui mi ricordavo "l'avvenuta ispirazione"), e solo "a posteriori" ho cercato di abbinare ad esse il testo di una canzone (con alcune non mi è stato neanche possibile, ma si accettano suggerimenti). Questo è anche il motivo di tanti stili diversi (le foto sono state realizzate a distanza di molti anni l'una dall'altra) però vi ricordo che il filo conduttore non è lo stile delle mie immagini, ma lui, Francesco.

La mia serie "Impressioni di Venezia" è immediatamente riconducibile a "Venezia" di Guccini, eppure le mie immagini non raccontano e non vogliono raccontare la storia di Stefania.
Queste foto sono state influenzate dall'idea del sogno e dell'illusione, dello spirito di Venezia smerciato in negozio, dei suoi simboli famosi nel mondo, ma che non dicono nulla di vero e nulla di più su questa splendida città.

Rino Giardiello ©


Rino Giardiello ©

L'atmosfera fumosa di un piano bar, uno strumento
(quasi sempre il pianoforte), lunghe notti passate
a suonare per il piacere di creare musica ("Keaton").



Rino Giardiello ©

"Lunga e diritta correva la strada..."
"Voglio pensare che ancora mi ascolti e che come allora sorridi"


Da "Canzone per un'amica" di Guccini ad una mia amica
la cui storia è troppo dolorosamente simile.
Patrizia, questa foto è per te.

 

Rino Giardiello ©

Rino Giardiello ©

Altre immagini di Venezia realizzate con la stessa tecnica
le trovate nella pagina "Impressioni di Venezia".

Rino Giardiello ©

Il senso del Tempo è sempre presente nelle canzoni di Guccini.
A volte procede all'indietro, almeno nei desideri frustrati dei
protagonisti ("Eskimo"), altre resta immobile, come se
fossimo noi a muoverci ed a scorrergli davanti.

Rino Giardiello ©

Rino Giardiello ©

"...ma corre, corre, corre, corre la locomotiva..."

Ripeto, nulla a che vedere con il testo della canzone, ma canticchiavo questo motivo in modo quasi ossessivo mentre aspettavo che arrivasse questa locomotiva.

Rino Giardiello © Non è la "Bambina Portoghese" di Guccini, non ha il bikini amaranto, eppure ha qualcosa in comune, forse l'aria sognante, il senso del silenzio.
Lei e l'oceano infinito.

La bambina è mia figlia Francesca ed ormai è grande, ma continuo ad amare in maniera particolare questa fotografia e non sono riuscito più a scattargliene di simili.

La cosa strana sotto al braccio è la sua "copertina di Linus" della quale ancora oggi non si separa anche se è ridotta a brandelli. La posa può sembrare un po' strana, ma era poggiata sul bordo del lettino (nascosto dalla copertina) e guardava il mare fuori dalla finestra che ho fatto entrare nell'inquadratura con un fotomontaggio.